Skip to content

Normalizzazione: come l’educazione precoce al vasino migliora il comportamento del bambino che sa camminare, permettendo al suo cervello di essere libero di imparare.

Original post: English

Normalization - How early potty independence makes for better toddler behavior, freeing up the brain to learn

L’educazione al vasino può aiutare il bambino tra i 12 e i 18 mesi a essere più sereno e stabile, permettendo al suo cervello di essere libero di imparare. E' quella che secondo la scuola di pensiero Montessori viene chiamata "normalizzazione": la possibilità del bambino di sperimentare, creare, esprimersi in maniera libera, positiva e costruttiva. Sono convinta che sia un argomento davvero importante e voglio assolutamente condividerlo con voi.

Tempo fa ho ricevuto un'e-mail dalla nostra Consulente certificata GDF Elizabeth, che vive in Colorado. È un'insegnante certificata AMI, ossia un’educatrice Montessori e in particolare specializzata proprio nei bambini tra i 12 e i 18 mesi.

Mi ha raccontato che i bambini del suo gruppo indossano mutande di cotone senza pantaloni esterni da quando entrano nella classe dei 12-18 mesi, indipendentemente dal fatto che i genitori pratichino o meno educazione al vasino a casa. La filosofia di base della scuola montessoriana prevede il prendersi cura delle capacità del bambino in riferimento ai suoi bisogni di eliminazione proprio durante il “periodo sensibile” dei 12-18 mesi, come abbiamo già spiegato in precedenza in questo articolo (in inglese): Preparing for Potty Independence (Montessori Inspired) “Prepararsi all’uso del vasino (ispirato al metodo Montessori)”.

Questo è il compito principale a cui l'intera classe si dedica, imparando i propri ritmi insieme (quando andare al bagno, quando si mangia, il momento del gioco, ecc…), sviluppando la sensibilità di ciascuno attraverso l’uso delle mutande di cotone e dedicandosi a un vero e proprio "allenamento di gruppo" in un certo senso - questo è quello che fanno. L'ambiente è predisposto per il successo e a misura di bambino, con piccoli vasini e ogni accessorio utile disposto in modo semplice e facilmente raggiungibile dai piccoli, proprio come insegna la scuola montessoriana.

A partire dal momento in cui i bambini acquisiscono maggior dimestichezza e competenza nell’utilizzo del vasino (cosa che solitamente dura almeno un paio di mesi), essi sono in grado di passare al compito successivo con una mente sgombra e lucida e una crescente fiducia nelle loro capacità e potenzialità, proprio grazie all’esperienza di apprendimento e a una maggiore autonomia rispetto al soddisfacimento dei propri bisogni di eliminazione.

Davvero straordinario il lavoro di Elizabeth con bambini tanto piccoli! Sempre più incuriosita le ho chiesto maggiori dettagli in merito: ero impressionata dal fatto che potesse accompagnare un intero gruppo di bambini di un anno a fare praticamente qualsiasi cosa. La sua risposta è stata che l'apprendimento “precoce” all’uso vasino a questa età particolare in cui la mente è tanto assorbente in realtà normalizza il comportamento dei bambini e li rende liberi di fare esperienza e imparare nuove cose con un atteggiamento calmo e sereno; li rende più stabili, riduce altresì manifestazioni d’ira e frustrazione e dona maggiore pace e armonia interiori. Un bambino sostenuto nella conquista della propria libertà e indipendenza riesce davvero a sentirsi padrone di sé, a gioire dei propri traguardi, a conoscersi ed esprimersi per chi è con equilibrio e serenità.

Mentre leggevo l’email di Elizabeth, mi sono resa conto di quanto l’esperienza con la mia famiglia confermasse le sue parole. Mi sono detta: “E’ proprio questo il motivo per cui ci viene costantemente riportato, al ristorante o durante le nostre uscite, che i nostri figli si comportano DAVVERO bene. E’ forse grazie alla pratica di EC?!” Ora lo riconosco ancora più profondamente: la pratica ci ha cambiati, portandoci verso una genitorialità più consapevole, in ascolto dell’altro e pronti ad accogliere i suoi bisogni, insomma ponendo al centro la relazione con con ciascun membro della nostra famiglia. I nostri figli hanno potuto sperimentare e conoscere il loro corpo fin dalla tenera età in maniera più autonoma, raggiungendo una padronanza e un’indipendenza già da molto piccoli.

Questo li onora come persone e mantiene intatta la loro dignità. Sono bravi ragazzi, ben educati, calmi e sereni. (Quando sono a casa da soli con la mamma e il papà, beh… questa è tutta un'altra storia!).

Questo è ciò che Elizabeth mi ha scritto:

Il fatto che i bambini di un anno abbiano un comportamento diverso se li si accompagna nell’utilizzo del vasino è ciò che Maria Montessori chiama il processo di normalizzazione. L'apprendimento di come e dove rilasciare i propri bisogni, di come prendersi cura del proprio corpo è un fattore decisivo nell’espandere il loro senso di ordine. Lo scopo di vestirli con biancheria intima di cotone non è necessariamente quello che restino asciutti. Serve piuttosto a sviluppare la loro sensibilità ma soprattutto la loro volontà. Questa è una cosa su cui essi hanno il pieno controllo e, una volta offerta loro l'opportunità, sono felici di mostrare che possono gestire autonomamente i loro bisogni.

Molti studi sono stati condotti in relazione al processo di normalizzazione. Un buon libro sull’argomento è The Science Behind the Genius (La scienza dietro il genio), di Angeline Stoll Lillard.

Così io, essendo curiosa e studiosa per natura, ho preso una copia del libro di Lillard e ho iniziato a sfogliare con attenzione i suoi capitoli simili a un'enciclopedia.

Quello che ho trovato sono MOLTE prove che sostenere la volontà di apprendimento di un bambino, in totale armonia con il suo sviluppo naturale, lo rende meravigliosamente libero di imparare e muoversi in modo più sicuro e calmo attraverso il mondo. Non si tratta di forzare il suo ritmo decidendo al posto suo, ma di sostenerlo e guidarlo restando in ascolto e annullando (o quasi) le nostre aspettative di genitori.

Proprio nel periodo dei 12-18 mesi, una volta acquisita la padronanza del loro corpo e dei bisogni di eliminazione, i bambini possono così trovare un senso di ordine e di direzione.

Ha perfettamente senso!

Non so quante volte mi è accaduto di vedere un bambino che mi pareva talmente ansioso, arrabbiato, così fuori di sé e sconnesso dal mondo: un bambino che in quel momento avrei solo voluto stringere e cullare, rassicurare dolcemente: "Tranquillo, va tutto bene, va tutto bene". Oppure ho assistito alla scena di un bimbo agitato che correva all’impazzata in un parcheggio incurante di quello che mamma o papà gli dicevano. O ancora uno privo di alcun senso di calma interiore o di radicamento. E ogni singola volta che mi capita un episodio di questo tipo, ogni volta che vedo un bambino posseduto dall'ansia, che soffre, vedo il suo pannolino pieno con probabilmente 6 ore di pipì dentro, così gonfio che gli arriva fino alle ginocchia, afflosciato e penzolante, vedo un cucciolo triste che implora di...essere ripulito e cambiato. Ogni. Singola. Volta. Non sto incolpando i genitori. So benissimo che loro stanno facendo del loro meglio per prendersi cura di loro figlio, incoraggiandolo verso una sana autonomia: stanno facendo ciò che gli hanno insegnato a fare. L’utilizzo del pannolino è più comodo no?! Così il bambino è libero di giocare più a lungo - continuano a ripeterci. Ma alcune nozioni apprese sono completamente fuorvianti, questa in particolar modo. E infatti quando assisto a simili scene, non mi sento arrabbiata con i genitori, solo triste e in pena per quel bambino, che si sente a disagio e vuole solo scappare. E forse ciò da cui vuole scappare è proprio il suo pannolino pieno! I bisogni e i capricci sono spesso strettamente connessi...

Pensavo già da tempo che le due cose fossero collegate… forse il bambino sta cercando di fuggire letteralmente da quel bagaglio pesante e scomodo e contemporaneamente sta cercando di trovare il suo senso di dignità da qualche altra parte molto, molto lontano. Forse sta chiedendo aiuto perché ha bisogno di sbarazzarsi di queste imbarazzanti catene ma non sa esattamente come chiederne la rimozione (perché nessuno pensa che sia pronto e abbastanza maturo da poter usare un bagno da solo, da poter essere educato all’uso del vasino).

E quando invece hanno bisogno di fare la cacca? Forse è capitato anche a voi di notarlo. Ecco un bambino che all’improvviso corre a nascondersi per farlo in privato, per poi mettersi a piangere disperato quando ha bisogno di essere cambiato. Io lo capisco, capisco la confusione che sta sentendo! La mente del bambino contro il suo istinto (a nessun mammifero piace farsela addosso). Mi sento così triste per quel caos, che davvero non esisteva fino agli anni '60, quando i pannolini usa e getta hanno fatto la loro comparsa nel mercato. È stato allora che abbiamo iniziato a usarli sempre più a lungo, ci è stato detto che potevamo usarli tranquillamente per un tempo sempre maggiore, senza riguardo per lo sviluppo naturale e le esigenze dei nostri figli... guidati da un pediatra che sosteneva che avremmo danneggiato i nostri figli se non avessimo aspettato che ci dicessero "Io sono pronto".

Mi ribolle il sangue a pensarci! Noi genitori siamo stati così fuorviati, ingannati da un’industria gigantesca per il suo mero profitto. Se ve lo state chiedendo, sì, ho realizzato un articolo anche riguardo a questo argomento, e sarà il prossimo che pubblicheremo in italiano. Praticamente siamo stati spinti a fare proprio il contrario di accompagnarli verso la normalizzazione, verso la loro progressiva autonomia. Dobbiamo iniziare a ignorare tutte le bugie che ci sono state raccontate in merito.

E occupiamoci piuttosto dei nostri figli, riconosciamo le loro competenze e accompagnamoli. Tornando all’aspetto della normalizzazione nel metodo montessoriano attraverso la padronanza “precoce” dell’uso del vasino, ad esempio. Accompagnare i nostri figli verso una maggiore autonomia riguardo alla loro igiene personale può essere davvero un percorso valido.

Scrive Lilard: “l'allenamento dell'attenzione (insegnare le routine, mostrare passo dopo passo come vengono fatte le cose) sembra ridurre il comportamento aggressivo". Descrive questa idea nel quarto capitolo del suo libro.

Cita proprio Maria Montessorii: "Quando parliamo della libertà di un bambino piccolo, non intendiamo il sostenere le azioni disordinate esterne che ciascun bambino lasciato a sé stesso attua come sollievo dalla sua attività senza scopo, ma comprendiamo con questo il liberare la sua vita dagli ostacoli che possono impedirne il normale sviluppo... Questa finalità porta alla creazione di un ambiente adatto in cui un bambino può perseguire una serie di attività e obiettivi interessanti e quindi incanalare le sue energie casuali in azioni ordinate e ben eseguite." Montessori, 1967b, p. 62, p. 99 in questo libro.

E continua anche a pagina 112: "Le persone sono felici quando la loro attenzione è impegnata in ciò che stanno facendo in quel momento, e questa felicità può portare a un migliore funzionamento sociale." Diversi suoi studi lo dimostrano. Penso che ciò che intende dire qui sia che concentrare l'attenzione su un compito si traduce in felicità, e lo vedo con i miei figli. Compiere l'intera routine nell’uso del vasino richiede concentrazione, così come prestare attenzione al proprio bisogno di fare pipì o cacca. Quindi posso dedurre che la pratica di EC può portare a una maggiore felicità e a un migliore funzionamento sociale, e sono sicura che anche voi genitori che la sperimentate potete vederlo con i vostri figli.

Infine, un’ultima condivisione dal libro di Lillard a pagina 116:
"La dottoressa Montessori credeva che il suo metodo educativo restituisse ai bambini la loro vera natura, la loro condizione normale, libera da perturbazioni. Ha descritto lo stato normale come quello in cui "un bambino è precocemente intelligente, ha imparato a superare sé stesso e a vivere in armonia, preferisce un compito ordinato all'ozio inutile" (1966, p. 148). Nella teoria montessoriana la normalizzazione della personalità avviene naturalmente quando i bambini sono in grado di fare le proprie scelte in un ambiente preparato, a loro misura; in una situazione del genere, iniziano a concentrare la loro attenzione e a fare esperienza."

Sono d'accordo. Come esseri umani, mammiferi con un cervello altamente funzionale abbiamo bisogno di un senso di scopo e di significato nella nostra vita. E’ un’urgenza che si manifesta quando i bambini iniziano a spostarsi in autonomia, a esplorare il loro mondo e il loro corpo.

Ed è per questo che Elizabeth mi ha detto che l’assistenza ai bambini nella classe dei 12-18 mesi è il compito principale degli insegnanti. Da lì in poi il comportamento dei bambini è normalizzato e possono aver luogo gli ulteriori apprendimenti. È il momento in cui imparano a conoscere il proprio corpo e a "controllarlo", conoscono la disciplina della routine del vasino, l’intero processo di andare in bagno, un luogo igienico adatto alle loro esigenze, possono rispondere al loro corpo, prendendosi cura di loro stessi. Possono raggiungere la padronanza di sé e sentirsi più radicati.

Praticare EC e portarla a compimento (ossia togliere il pannolino) durante il periodo dei 12-18 mesi è la stessa cosa: te lo consiglio vivamente se anche tu vuoi che tuo figlio sia più calmo, più sicuro di sé e meno incline agli scoppi d'ira... se vuoi che il tuo bambino abbia il pieno controllo delle proprie funzioni corporee e non debba provare vergogna facendo la pipì e la cacca in un pannolino di fronte agli altri in un contesto sociale... se desideri che abbia fiducia in sé stesso e possegga veramente le chiavi del proprio castello.

Che grande dono possiamo offrire ai nostri figli con la pratica di EC e con l’educazione precoce al vasino. Un bambino meno ansioso, più sicuro di sé e con i piedi per terra. Mi piace molto!

Ora è il tuo turno, dimmi

Hai anche tu scoperto che la pratica di EC e l’educazione precoce al vasino hanno normalizzato il comportamento di tua figlia/tuo figlio?

Lascia un commento qui sotto con la tua esperienza!

xx Andrea

Traduzione a cura di
Diana Dalle Molle
Consulente certificata Go diaper free
Visita il mio profilo
Visita la Pagina Fb Go Diaper Free Italia

P.S. Guarda la versione video (in inglese)

Se lo preferisci puoi guardare la versione video del podcast di oggi su YouTube (in inglese):

Diana Dalle Molle

About Diana Dalle Molle

Mi sono formata con Andrea Olson e sono attiva in Italia dal 2018 come Consulente certificata Go diaper free. Credo che i bambini nascano competenti e che come genitori possiamo promuoverne la completa fioritura come esseri umani integri. In questo senso offrire loro ascolto e una risposta immediata, autentica e naturale ai bisogni espressi, è fondamentale per sostenere lo sviluppo dell’autostima, della fiducia in sé stessi e nell’ambiente che li circonda. Condivido la mia esperienza di madre, counselor e consulente per sensibilizzare sul tema dei bisogni di eliminazione e diffondere una corretta informazione. Affianco e supporto genitori e famiglie, sia nei percorsi di Elimination Communication (0/18 mesi) che di Educazione al Vasino (+18 mesi). Offro percorsi individuali e di gruppo per facilitare i genitori ad espandere la qualità delle proprie relazioni familiari e come opportunità per sviluppare attitudini quali ascolto e consapevolezza. Tradurre “Go diaper free”, “Tiny Potty Training” di Andrea Olson, e i principali articoli del blog significa rendere più facilmente accessibili questi contenuti ai genitori che desiderano informarsi ed agire per preservare salute e benessere sia dei bambini che del pianeta. Nella pagina di riferimento per l’Italia https://www.facebook.com/GoDiaperFreeItalia/trovi contenuti, eventi e gruppi di supporto.

Leave a Comment





Scroll To Top