Dall’età della pietra: il Concetto del Continuum applicato alla pratica di EC

Questo post è stato originariamente pubblicato il 9 settembre 2015 ed è stato completamente revisionato l'8 settembre 2020 per includere una versione audio (Podcast), una versione video (YouTube) e anche alcuni aggiornamenti importanti. Buon divertimento! xx Andrea
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State praticando Elimination Communication da un po’ di tempo e le cose stavano andando bene, e all'improvviso il vostro bambino ha iniziato a opporre resistenza con forza e ostinazione, quando si siede sul vasino (ma siete sicuri che ci state mettendo impegno e attenzione. In effetti, lo fate con così tanta attenzione che DOVREBBE funzionare, giusto? Avete messo da parte tutto il resto assicurandovi che i suoi bisogni di eliminazione venissero soddisfatti. Avete seguito la pratica alla perfezione e ora...ha smesso di essere fluida!!!)... potreste dare un'occhiata alla nuova teoria che ho sviluppato riguardo a questa ribellione nei confronti dell'educazione infantile al vasino.
Ho integrato la pratica di EC con il Concetto del Continuum dimostrando come l'iper-concentrazione sul bambino e l'educazione assistita al vasino semplicemente non siano compatibili. Se questo è ciò che state facendo, probabilmente non vi state nemmeno rendendo conto di quanto il vostro approccio non sia favorevole né a voi né a vostro figlio, e nemmeno alla pratica stessa di EC o educazione al vasino.
Vi spiegherò meglio questa teoria attraverso un estratto del mio libro: scopriremo perché accade che i bambini rifiutino il vasino, perché si presenti attorno ai due anni la cosiddetta fase "terribile" anche detta oppositiva e cosa potete fare voi genitori in merito. A partire da oggi!
Il libro Il Concetto del Continuum di Jean Liedloff. illustra in modo eloquente come il popolo Yequana, indiani dell'età della pietra che risiedono nel profondo delle foreste del Sud America, cresca i propri figli. L’autrice afferma che ciò che ci aspettiamo dai nostri piccoli determina molto di ciò che fanno e di come si comportano. Se ci aspettiamo che cadano, accadrà ciò che ci aspettavamo. Se ci aspettiamo che esplichino le loro funzioni di eliminazione all’esterno, lo faranno. Per il popolo Yequana, non è una battaglia emotiva contro i bambini, tutt’altro... è uno stile di vita totalmente non conflittuale.
Inoltre, ricorderete che Jean raccomanda con decisione, nel suo libro, di evitare un'educazione totalmente concentrata sul bambino. Si dilunga nel dimostrare che tenere il bambino costantemente al centro dell’attenzione porta alla ribellione, ad un bambino che richiede all’adulto costantemente (e a gran voce) di portargli l'esperienza corretta... ovvero di mostrargli com’è essere un adulto! L’iper-concentrazione sul bambino crea un bambino molto scontroso.
Jean consiglia di portare avanti la vostra vita come facevate prima di avere il vostro bambino, fare cose da adulti mentre portate addosso il vostro bambino in modo che possa essere testimone e iniziare a imparare cosa significherà essere adulto e contribuire alla società in cui è nato...
Mentre fate tutte queste normali attività (la spesa, il bucato, cucinare, passeggiare, socializzare, usare il bagno, fare giardinaggio, ecc.), rimanete ricettivi ai segnali che il vostro bambino (in fascia, tenuto vicino al vostro corpo) esprime costantemente. Questo nutre il vostro intuito, la connessione e la consapevolezza, senza irritare il bambino. Jean afferma che al contrario, se vi sedete tutto il giorno a fissarlo chiedendogli cosa vuole fare (invece di mostrargli “cosa facciamo"), si agiterà e inizierà a richiedere che questo atteggiamento venga corretto. Non si sta lamentando per avere più momenti di gioco con te, o perché è nella fase “terribile” dei due anni, o perché è un piantagrane volitivo ed esigente... è perché vuole che gli venga mostrato qualcosa di interessante, ovvero semplicemente ciò che voi fate.
All'interno di questo tipo di atteggiamento, i bambini sono più collaborativi, calmi e felici. Quando i genitori praticano EC con i loro figli nei paesi in cui il “continuum” (la programmazione naturale) è onorato, lo fanno in modo molto pratico: "È qui che facciamo la pipì. Credo che tu debba andare, quindi se è così, vai qui".
Il libro menziona anche il fatto che i bambini bramano informazioni, e possiamo applicare questo alla pratica di EC fornendo ai nostri figli informazioni su dove ci aspettiamo che facciano i loro bisogni. Non cadiamo nel pregare, persuadere, costringere o forzare... questi sono tutti quegli atteggiamenti che Jean chiama gli stili contraddittori di genitorialità. Semplicemente, riconosciamo il fatto che i nostri bambini desiderano mantenere se stessi, noi e il loro letto asciutti, e li assistiamo nel fare i loro bisogni quando ci comunicano di averne la necessità (o quando “è il momento" in base ai loro ritmi naturali, o quando abbiamo un'intuizione, come informano I 4 indicatori per offrire il vasino e Le 4 Occasioni Semplici).
Jean raccomanda di non essere permissivi, quindi quando il bambino fa la pipì sul pavimento esprimiamo il nostro disappunto ma non lo dirigiamo verso il bambino. Comunichiamo che non è questo il posto dove fare la pipì... che invece è laggiù. Puliamo (magari col suo aiuto) senza rabbia verso di lui. Continuiamo ad amare il bambino, ma non fingiamo di apprezzare un’azione spiacevole. Mostriamo cosa è adeguato e cosa non lo è, reagendo a ciò che non ci piace in modo autentico.
Jean credeva che i nostri bambini siano intrinsecamente degli esseri sociali e che dovremmo aspettarci che vogliano partecipare e collaborare con noi. Non dobbiamo convincerli... solo crederci. Sono nati come esseri sociali, e il libro afferma che li condizioniamo a diventare antisociali attraverso le nostre aspettative che saranno cattivi, che attorno ai due anni avranno una fase in cui saranno “terribili”, e altre false convinzioni simili. Anziché cercare di forzare, premiare, o interrogare i nostri figli su cosa vogliono fare in ogni momento... possiamo offrire loro informazioni sulla vita (e su come esplicare i loro bisogni di eliminazione) e l'opportunità di contribuire felicemente alla società in cui sono nati. Facciamo pipì nel vasino. Questo è semplicemente “quello che facciamo”.
UN RIASSUNTO DI COME QUESTA FILOSOFIA SI APPLICA ALLA PRATICA DI EC:
•Non stiamo concentrati sul bambino tutto il giorno in attesa di cogliere dei
segnali•Andiamo avanti con la nostra vita, mostrandogli cosa significhi essere adulti
mentre lui sta nel suo posto, idealmente vicino al nostro cuore, fino a quando non saprà muoversi da solo nello spazio•Esercitiamo la consapevolezza rispetto ai suoi segnali e bisogni di eliminazione senza concentrarci eccessivamente su di lui
• Insegnamo tanti aspetti della vita e anche abilità relative all’uso del vasino, offrendo una dimostrazione di varie attività e fornendogli informazioni concrete sulla nostra vita quotidiana
•Non costringiamo, imploriamo o puniamo il bambino; invece, lo aiutiamo a fare ciò che ci aspettiamo faccia come tutte le persone: eliminare nel posto appropriato
•Lasciamo il bambino che si muove nello spazio indisturbato nelle sue occupazioni, rimanendo recettivi nei confronti dei suoi segnali, ascoltando il nostro intuito, considerando i suoi ritmi naturali; offriamo l’opportunità di fare i bisogni senza imporre nulla e evitando di interrompere la sua profonda esplorazione di ciò che lo circonda; mettiamo in pausa il gioco per fare pipì, e usiamo un backup appropriato se serve
•Adottiamo la politica della "porta aperta" nel nostro bagno di famiglia, in modo che nostro figlio possa avere un'esperienza diretta e concreta di ciò che ci si aspetta da lui man mano che cresce.
Se siete interessati ad approfondire il Concetto del Continuum, potete leggere qui altri articoli di Jean (in inglese).. Se siete nel bel mezzo di una fase di rifiuto del vasino, ricordate che tutto questo passerà prima che ve ne accorgiate! Fate un passo indietro, allentate il focus dalla pipì e osservate come, quasi per magia, le cose tornino a funzionare! :)
Infine, se non avete ancora iniziato a praticare EC e il vostro bambino ha tra i 0-18 mesi, partite da qui. È più semplice che cambiare pannolini pieni di feci e, come avete appreso dall'estratto appena condiviso, se siete dotati delle informazioni giuste fin dall'inizio, sarà molto più facile!!!
E ora sono curiosa di sapere... Come hai superato il rifiuto del tuo bambino a sedersi sul vasino? Cos'hai imparato?
Un abbraccio incoraggiante,
Andrea
Nota di divulgazione: in qualità di associato Amazon, guadagno una piccola commissione dagli acquisti effettuati tramite i collegamenti in questa pagina.
Traduzione a cura di
Diana Dalle Molle
Consulente certificata Go diaper free
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