Risposta ai bisogni di eliminazione del neonato nell’Artide e nelle Americhe indigene: come i bambini apprendono a fare i propri bisogni nel luogo appropriato (terza parte)
Questa è la terza e ultima parte della condivisione di storie di vita reale di alcuni gruppi di popolazioni indigene in tutto il mondo che ancora educano i loro bambini a fare i propri bisogni nel luogo appropriato senza utilizzare i pannolini.
Oggi ci occuperemo di qualche popolo indigeno dell'Artide e delle Americhe.
Ogni volta mi viene posta la stessa domanda:le persone praticanodo "Elimination Communication" nelle comunità indigene o fanno qualcosa di completamente diverso?
E ho già dato la mia risposta nella prima parte di questa serie, che trovate qui..
Dunque possiamo proseguire con i racconti di oggi. Ho selezionati i miei preferiti dal libro enciclopedico di Laurie Boucke Infant Potty Training: a gentle and primeval method adapted to modern living (il titolo significa Educazione infantile al vasino: un metodo dolce e primordiale adattato alla vita moderna, questo libro non è stato tradotto in italiano mentre della stessa autrice è disponibile “Senza pannolino. Come educare al vasino sin dai primi mesi di vita” che è la traduzione di Infant Potty Basics, N.d.T.). Mi raccomando, leggetelo se ancora non l’avete fatto!
Continuiamo e concludiamo oggi con le abitudini di educazione infantile al vasino nell’Artide e nelle Americhe, - dopo aver iniziato dall’Africa col primo e esserci occupati dell’Asia nel secondo di questa serie di 3 articoli..
Ho scelto di proporvi alcuni estratti dal libro di Laurie, in particolare dalla Parte 4 “Cross-cultural Studies” (Studi interculturali). Vi rinnovo l’invito a procurarvi una copia del suo libro se desiderate leggere le storie integrali e più dettagliate scritte da questa pioniera ed esperta della pratica di EC. C’è anche a disposizione su Kindle un ebook più breve intitolato - Infant Potty Basics.
Per favore, se state ascoltando il podcast (in inglese) divertitevi a farlo mentre lavate i piatti o piegate il bucato pulito :)
Risposta ai bisogni di eliminazione del neonato degli Inuit
Le osservazioni riportate inBabies Celebrated notano che gli Inuit usano un cappuccio profondo e caldo come borsa per trasportare i bambini quando sono molto piccoli. Nel momento in cui la madre "sente che il suo bebè deve mingere, lo fa uscire dal cappuccio, spesso con l'aiuto di un'altra donna." Durante i lunghi viaggi, infila del lichene o della pelle di coniglio nella giacca a vento per assorbire urina e/o feci. Non esiste un materiale specificatamente dedicato: le madri utilizzano quello che trovano, a seconda della stagione. Nonostante le restrizioni della regione, ogni donna è abbastanza creativa da improvvisare soluzioni, che vengono poi utilizzate ancora se funzionano bene. Tuttavia, il bambino non viene sempre messo nel cappuccio della madre - in alcune zone dell'Artico dell'Asia orientale, quando il tempo è bello e le donne si siedono fuori per cucire o semplicemente per parlare, infilano i loro bambini nei loro grandi stivaloni. Con solo la testa che spunta da questi stivali delle sette leghe, il piccolo inizia a scoprire il mondo.”
Canada: gli eschimesi Utku
"L'educazione al vasino, considerata un'esperienza assai critica nella vita di un bambinokapluna [caucasico], non sembra motivo di crisi per quello Utku, che fin dalla nascita è tenuto (in posizione) su una lattina nei momenti opportuni: quando si sveglia, dopo (e talvolta mentre) mangia, prima di andare a dormire e in genere ogni volta che mostra segni di dover eliminare. Non ho osservato il passaggio da questa fase alla successiva, ossia quella in cui il bambino impara a richiamare l'attenzione sul suo bisogno ad usare la lattina. Allaq mi ha detto che i bambini imparano da soli ad usare un segnale verbale, imitando i bambini un po' più grandi.”
Bolivia: i Siriono
Se una madre sente il suo bambino che emette aria o sta per liberare l’intestino, lo scosta dal suo corpo per non sporcarsi; se invece non fa in tempo e lui la sporca di feci, assisteremo a quest’unica conseguenza: egli viene messo da parte per un po' finché la madre non si è ripulita. I bambini che sono in grado di camminare, tuttavia, imparano presto per imitazione e grazie all'aiuto dei genitori a non defecare vicino all'amaca. Quando sono abbastanza grandi per indicare i loro bisogni, la madre li conduce gradualmente sempre più lontano dall'amaca per urinare e defecare.
Il contatto con l'urina non è considerato dannoso e ho osservato spesso madri che non si muovevano nemmeno quando i loro figli tenuti in braccio mingevano. Poiché non vengono indossati vestiti né dalla madre né dal bambino, l'urina si asciuga in fretta o può essere facilmente lavata via.
Bolivia e Brasile: i Chácobos e i Matis
Le informazioni che sto riportando sull’educazione infantile al vasino si applicano principalmente ai Matis in Brasile e in parte ai Chácobos in Bolivia. La mia impressione è che il metodo amerindo sia molto casuale, principalmente una questione di gestire la situazione fino a quando un bambino non riesce a camminare e a occuparsi dei suoi bisogni da solo. Le madri sono rilassate riguardo all'eliminazione. "Se un bambino la fa in casa, la madre semplicemente ripulisce. Per quanto ho potuto apprendere, le donne sono le uniche che puliscono il bambino e eventualmente se stesse o il pavimento. Non ho mai visto padri aiutare in questo senso. Non ho alcuna memoria di aver visto una madre arrabbiarsi con un bambino per aver fatto pipì addosso o altri incidenti riguardo all’eliminazione. Considerate anche che ai tropici le persone tendono ad avere spesso la diarrea, quindi anche gli adulti molte volte hanno poca scelta su dove andare a farla. La diarrea è così diffusa che i Matis si affidano a canti magici per impedire ai bambini di prenderla. Cantano versi speciali mentre schiaffeggiano le natiche di un bambino con una larva. Un tipico canto invoca il bambino in questione per nome seguito da: "Mostrami la schiena in modo che possa tamburellare il tuo sedere affinché tu non abbia la diarrea."
All'aperto con il clima caldo, gli insetti, ecc., il materiale di scarto scompare nel giro di poche ore, quindi non c'è disordine o sporcizia di cui preoccuparsi. Anche i cani aiutano a ripulire gli escrementi. Questo ricorda la teoria di Haudricourt secondo cui i cani vennero addomesticati a causa della loro utilità come spazzini e addetti alle pulizie.
Nelle tribù che vivono nelle foreste, i bambini sono visivamente esposti all'eliminazione in tenera età. Un punto da considerare è che i bambini piccoli hanno più opportunità di vedere le loro madri in azione rispetto che in società come la nostra in cui le persone si chiudono in bagno e non portano i loro bambini con sé. Naturalmente, le donne a volte consegnano il loro bambino a qualcuno per avere un po’ di privacy, ma questo non è sempre possibile.
I popoli amazzonici con cui ho vissuto sono molto disinvolti quando si tratta di menzionare l'escrezione. Non vengono usati eufemismi come petit coinin francese (il bagno). Dicono solo qualcosa del tipo: "Aspetta un secondo, vado a defecare". Se ad esempio si incontra qualcuno su un sentiero e ti chiede dove stai andando, puoi rispondere tranquillamente: "Vado a defecare."
I Matis vivono in case lunghe mentre i Chácobos in case più piccole e individuali. I pavimenti sono in terra battuta o in legno di palma (che è pieno di buchi). Non importa affatto se un bambino elimina all’interno di un'abitazione. I Matis, come la maggior parte (se non tutti) i popoli amazzonici, si lavano più volte al giorno, forse un altro motivo per non essere rigidi sull'eliminazione.
Le convinzioni soprannaturali giocano un ruolo importante nelle abitudini di igiene personale. L'aspetto più sorprendente in Amazzonia ha a che fare con il contrasto tra l'estrema cautela nei confronti degli adulti e l'atteggiamento molto rilassato nel caso dei bambini. Gli adulti sono molto attenti a non lasciare le loro feci in giro perché potrebbero essere usate contro di loro dalle streghe. (Alcune persone come i Machiguenga in Perù arrivano al punto da seppellire le loro feci). Stanno anche molto attenti a non mingere sui sentieri (anche sui sentieri che sono usati raramente o a miglia di distanza da qualsiasi abitazione) perché qualcun altro potrebbe calpestare l’urina e farsi male (i loro piedi potrebbero prudere). Queste considerazioni sono importanti per quanto riguarda la defecazione degli adulti, ma entrano a malapena in gioco nel caso dei bambini.
Un altro dettaglio etnografico di interesse è che durante i rituali principali, come ad esempio le cerimonie del tatuaggio, gli iniziati sono separati per genere, i ragazzi da una parte e le ragazze dall'altra, ma ogni gruppo deve restare unito per un po' e uscire solo la notte. Una delle cose che fanno collettivamente è uscire per la loro defecazione quotidiana.
"I Cashinahua, che vivono lungo il confine tra Brasile e Perù (principalmente Perù), considerano l'urina e le feci come due dei cinque spiriti di un individuo. Gli altri tre sono lo spirito dell'occhio, lo spirito del corpo e lo spirito del sogno. Gli spiriti dell'urina e delle feci sono volatili, il che significa che non durano a lungo e sicuramente scompaiono dopo la morte."
Canada: Kwakiutl
"Quando era abbastanza grande per parlare, la madre o il padre portava il bambino fuori di casa sulla spiaggia a defecare. Un po' prima, gli era stato insegnato a urinare nel vaso della camera, e si dice che questo fosse stato prontamente compiuto senza alcuna punizione. Al bambino è stato insegnato il verbo 'urinare' e ha imparato prima a dire alla madre il suo bisogno e poi ad andare da solo. Solitamente non è stato punito per aver bagnato il letto; una punizione, si pensava, non avrebbe avuto alcun effetto poiché egli non sa cosa sta facendo nel sonno. Tuttavia, gli è stato più volte chiesto di svegliarsi di notte se voleva usare il vaso della camera.”
Colombia: i Kogi
"Defecazione, minzione ed emettere aria sono motivo di ilarità tra gli adulti e i bambini più grandi, non allo scopo di ridicolizzare il neonato, ma piuttosto perché questi atti sono solitamente considerati sconvenienti e inappropriati in pubblico, ma nel caso di un bambino che 'non sa ancora’, non viene data loro grande importanza. Se il bambino è fuori dalla fascia ed è nudo, spesso la madre massaggia delicatamente la sua regione genitale. È molto comune che i bambini possano defecare o mingere durante l'allattamento. In questo caso, la madre quasi sempre si alza velocemente e tiene il bambino a una certa distanza in aria in modo che le sue secrezioni non sporchino i suoi vestiti. Anche in tali occasioni, cerca uno straccio, o per asciugarsi o per metterselo sulle cosce per farci sedere sopra il bambino. In ogni caso, l'atto di eliminazione in questi momenti è quasi sempre seguito da movimenti rapidi e sicuri da parte della madre, l'allontanamento del seno e spesso l'interruzione dell'allattamento. I bambini reagiscono con strilli, ma a 3 o 4 mesi questi incidenti non accadono più, ed evidentemente iniziano a far capire i loro bisogni". La mamma insegna poi con parole e gesti che non va bene farla e in casa o in presenza di altri. La punizione (esclamazioni di dispiacere, schiaffi con la fascia o gesti aggressivi) viene utilizzata per incidenti che capitano dopo i 6 mesi. Il pieno controllo si ottiene intorno ai 18-20 mesi.
Venezuela: gli Yequana
Nel suo libro del 1977 TIl Concetto del ContinuumJean Liedloff documenta con uno sguardo preciso e sintetico ma colorato gli atteggiamenti di educazione al vasino del popolo Yequana. Essi non indossano alcun pannolino. L'eliminazione da parte di un bambino è un nonnulla, fatta eccezione per la risata allegra che segue quando ci si bagna occasionalmente. "Quando urina o defeca, [sua madre] può ridere, e poiché raramente è sola, così fanno i suoi compagni, e scosta il bambino lontano da sé il più rapidamente possibile finché egli non ha finito. È una specie di gioco vedere come rapidamente lei ‘ha la peggio’. L'urina viene assorbita dal pavimento di terra in pochi istanti e gli escrementi vengono immediatamente spazzati via con delle foglie. Più tardi, quando ha luogo l'allenamento in casa, il bambino (ormai in grado di camminare) viene mandato fuori se sporca il pavimento della capanna."
Spero che vi sia piaciuto ascoltare queste storie tanto quanto io mi sono divertita a condividerle. Un enorme ringraziamento a Laurie Boucke: per favore, procuratevi una copia del suo librogodetevi la lettura e tutte le foto di questi adorabili resoconti storici riguardo le abitudini indigene in merito alla risposta ai bisogni di eliminazione di neonati e bambini piccoli, nonché una storia dell'evoluzione delle abitudini occidentali riguardanti questo argomento.
Qual è la cosa più importante che hai ascoltato o letto dalle storie di oggi? Ti invito a condividerla nei commenti qui sotto.
xx
PS: ecco la versione video di questo articolo nel caso lo preferiate su YouTube (in inglese). ;)
tutte le citazioni e le foto di questo articolo sono protette da (c) copyright di Laurie Boucke Infant Potty Training (Educazione infantile al vasino)
Traduzione a cura di
Diana Dalle Molle
Consulente certificata Go diaper free
Visita il mio profilo
Visita la Pagina Fb Go Diaper Free Italia.
Nota di divulgazione: in qualità di associato Amazon, guadagno una piccola commissione dagli acquisti effettuati tramite i collegamenti in questa pagina.