Benvenuti nel blog Go Diaper Free, dove ci impegniamo per aiutarvi ad usare il vasino con i vostri bambini fin dalla nascita. Sono Andrea Olson, autrice e mamma di cinque bambini con cui ho praticato EC. In questo articolo parleremo della pratica di Elimination Communication con riferimento al pensiero Montessori, e in particolare scopriremo quale sia il ruolo dell’adulto nell’assistere il bambino e l’importanza di predisporre un ambiente favorevole all’apprendimento.
Questo è il secondo articolo di una serie in quattro parti dal saggio di Merry L. Hadden, "Toilet Training Versus Toilet Learning" (Insegnamento all’uso del vasino verso Apprendimento all’uso del vasino). Merry L. Hadden è educatrice Montessori. In queste settimane impareremo molto da lei e dal suo contributo. Puoi leggere l’articolo originale e completo seguendo il link fornito sopra, dove trovi anche i link ad altre risorse che verranno qui menzionate.
Nell’articolo precedente abbiamo parlato di leggi naturali di sviluppo. Leggilo per preparare il terreno a questo approfondimento. In estrema sintesi abbiamo parlato dell'importanza sia di osservare il bambino e ciò che ha bisogno di fare che di analizzare il modo migliore in cui possiamo assisterlo, per offrirgli la nostra assistenza attraverso una partecipazione indiretta e diretta che sia consapevole e che possa sostenere il suo sviluppo e la sua vita. Abbiamo verificato come la pratica di Elimination Communication dalla nascita risponda allo sviluppo biologico naturale che ha inizio a partire dal concepimento, e oggi discuteremo di cosa esattamente possiamo fare come genitori, a partire dal momento in cui il bambino viene alla luce e fino al momento in cui camminerà. Come scrive Merry: "Dobbiamo dare al bambino le informazioni corrette sin dall'inizio, poi è solo questione di come e dove offrire esperienze appropriate".
Metteremo in luce una serie di indicazioni essenziali, tutte pratiche, in undici punti. Il primo consiste nel cambiare il tuo bambino quando è bagnato. Per quanto riguarda il tuo ruolo di adulto, la preparazione dell'ambiente e l’assistenza al tuo bambino per aiutare la sua vita, per prima cosa vogliamo cambiare il bambino quando è bagnato per educarlo alla sensazione confortevole di essere asciutto. Questo fa parte del condizionamento. Possiamo abituare e condizionare i bambini a sentirsi e a restare bagnati e a fare la pipì nel pannolino, oppure possiamo insegnare loro il piacere di stare asciutti.
Numero due: a circa due mesi di età, gli adulti dovrebbero ormai conoscere o almeno avere un’idea di quelli che sono i ritmi naturali del bambino, le sue abitudini di eliminazione e i suoi segnali. In questo modo puoi prevedere quando il tuo bambino libererà la vescica o l’intestino dopo essersi svegliato e dopo aver mangiato, questo aspetto è trattato nel mio libro in modo approfondito.
Numero tre: i bambini fanno pipì al risveglio. E già fin qui Merry ci ha offerto alcune indicazioni pratiche molto utili. E in effetti noi che pratichiamo EC sappiamo benissimo che i bambini fanno pipì al risveglio, ed è importante esserne consapevoli.
Numero quattro: i segnali possono includere lacrimazione, espressioni facciali di fastidio, agitazione, suoni simili a "eh" o pianti che indicano disagio e la necessità di eliminare, nel caso in cui notiamo uno di questi segnali offriamo il vasino.
Numero cinque nel suo articolo: la posizione. Tieni il bambino con la schiena e la testa ben appoggiati al tuo busto, sostenendolo con le tue mani sotto le cosce. Lei suggerisce la stessa posizione ma sostenendo il bambino sotto le cosce con una mano e avvolgendolo/tenendo la sua pancia/busto contro il tuo con l’altra mano. Tenere il bambino in uno squat profondo sopra il vasino a cilindro è un’altra ottima posizione, assicurandoci sempre che la colonna vertebrale, la testa e il collo del bambino siano tutti ben supportati in appoggio al nostro corpo.
E numero sei: offri il vasino con calma senza fare conversazione o parlare, e senza apprezzamenti o ricompense, in questo modo il bambino si rende conto che questa è una cosa normale, naturale, privata, che tutti facciamo. È molto importante non lodare o criticare il bambino per aver fatto pipì/cacca. L’approccio Montessori, se lo conosci lo sai perfettamente, favorisce in ogni ambito l’emergere di un valore intrinseco. Non stiamo creando persone che vogliano compiacere o essere apprezzate. Stiamo creando persone che sono motivate internamente, intrinsecamente.
Applaudire i nostri bambini potrebbe portarli a manipolare o controllare l'adulto, con conseguente stitichezza, trattenimento delle feci, costipazione, rifiuto del vasino, eccetera, e questo lo leggiamo ancora una volta nell’articolo di Merry.
Altrettanta attenzione meritano il disgusto e la repulsione. Se sentiamo sensazioni simili e le mostriamo sul nostro viso, il bambino può interiorizzare questo atteggiamento verso le sue funzioni corporee, e ovviamente non è quello che vogliamo. Il bambino nasce senza pregiudizi verso o contro i suoi escrementi. Siamo noi con le nostre reazioni a crearli in loro. Quindi questo è il sesto punto, che ci ricorda quanto sia importante offrire al bambino il vasino senza alcun tipo di lode o coercizione.
Numero sette: lavoro di squadra. Fin dall'inizio, creiamo una relazione basata sulla collaborazione, ad alto contatto, di ascolto. Stiamo collaborando con il bambino.
L'ottavo punto che Merry propone in questa sezione riguarda l’utilizzo dei pannolini lavabili. Gli usa e getta non forniscono feedback sensoriali rispetto alle funzioni di eliminazione. Un pannolino lavabile è meno costoso e ha minor impatto per l’ambiente, ma soprattutto è più traspirante, previene dermatiti da pannolino se lo si cambia spesso. Ciò che porta beneficio ai nostri bambini è indossare un pannolino confortevole, che offra un feedback sensoriale corretto e che favorisca il benessere della sua pelle.
Ho incontrato una donna anni fa a Charlotte, la madre le aveva dato molti pannolini di stoffa quando è nata la sua bambina, e la sua bambina è stata completamente affidabile nell’uso del vasino dai 13 mesi, proprio perché aveva ricevuto il feedback sensoriale corretto. Provenendo da generazioni di donne afroamericane che avevano fatto tutte allo stesso modo, sua madre glielo ha semplicemente trasmesso assieme al seguente messaggio: "Se lei si sente bagnata, e tu devi gestire questi pannolini di stoffa, sarete entrambe motivate a liberarvene nel momento giusto". E questo era l'ottavo suggerimento di Merry.
Nove: Merry suggerisce di passare dai pannolini lavabili alle mutandine da apprendimento di cotone a quattro mesi in modo che il bambino possa muoversi liberamente. E devo dire che personalmente avrei potuto farlo con il mio primo bambino. Dalla seconda alla quinta, forse no, perché sono stata più impegnata e lavoro anche da casa, quindi ci sono momenti in cui ho bisogno di un supporto per la mia bambina. Ma durante il tempo di osservazione, ho cominciato in effetti a metterli in mutandine da apprendimento di cotone a partire dai quattro mesi circa, hanno potuto stare senza pannolino e muoversi liberamente, e questo è il momento in cui iniziano a rotolare, imparano a sedersi, eccetera. E queste mutandine da apprendimento in cotone offrono davvero la possibilità di muoversi liberamente, quindi mi fa piacere che anche Merry lo dica. E se vuoi usarle in tutte le ore di veglia a partire dai quattro mesi, puoi farlo.
Numero dieci: Introduci un vasino piccolo, stabile e comodo in cui il bambino possa sedersi senza aiuto. Mettilo in bagno in modo che il bambino possa salirci sopra strisciando o gattonando quando necessario. Se usi un riduttore per il water, sappi che è normale che i bambini striscino in bagno e urinino sul pavimento davanti al water perché semplicemente non possono ancora arrampicarsi. Io a casa mia ho montato una sbarra, come un piccolo portasciugamani ma posizionato verticalmente accanto al vasino, questo può consentire al bambino di afferrarlo e scivolando verso il basso sedersi aiutato da quel supporto appeso al muro. Su tinyundies.com, puoi vedere il vasino che io propongo che è molto piccolo (infatti lo chiamiamo “mini potty”), stabile e confortevole ed è il più basso che io abbia mai visto e su cui un bambino molto piccolo può sedersi. Sul gruppo Fb della pagina Go Diaper Free Italia dedicato alla pratica di EC troverai indicazioni su quale vasino altrettanto piccolo puoi trovare in Italia, questo aiuta il bambino in tanti modi. Merry invita a metterlo e tenerlo in bagno. Io penso che il vasino possa stare ovunque in casa, mentre lei essenzialmente sostiene che: "Se lo hai solo in bagno, questo mostra al bambino che è qui che facciamo i nostri bisogni". E posso sicuramente comprendere il senso del suo suggerimento.
Numero undici dall'articolo di Merry: è importante che l'adulto riconosca i bisogni comunicati dal bambino e risponda in modo appropriato e al momento giusto. Questa ripetizione consolida l’informazione a livello cognitivo e aiuta il bambino nel suo processo di apprendimento, quindi anche se facciamo EC part-time, vogliamo davvero assicurarci di essere ripetitivi e coerenti durante il tempi che dedichiamo alla pratica. Quindi se offriamo la posizione fisiologica in braccio o il vasino ad ogni risveglio, facciamolo davvero ogni volta che si svegliano. Se sentiamo e conosciamo quel particolare segnale che precede la cacca, vogliamo rispondere in modo appropriato e al momento giusto, ogni volta. Questo aiuta enormemente il processo di apprendimento del bambino.
Nel suo articolo, leggiamo ancora: "La persona in via di sviluppo all'interno del bambino, che chiameremo il suo ego, si rafforzerà in base alla capacità dell’adulto di soddisfare le sue aspettative rispetto ai bisogni che sorgono in momenti diversi durante la giornata. Il bambino impara che può aspettarsi una risposta ai suoi bisogni e sperimentare il suo potere nel chiamare sua madre. Quando il bambino nel percepire un bisogno chiede e riceve una risposta positiva, sperimenta il giusto controllo del suo ambiente".
Quindi, in sintesi, questo è tutto ciò che Merry ha condiviso nel suo contributo, gli undici punti appena descritti sono nel suo articolo che puoi leggere al link riportato qui sopra. Fondamentalmente il corpo fisico di cui abbiamo parlato la scorsa settimana è stato preparato fin dal concepimento in utero. Alla nascita, i riflessi e i sistemi involontari prendono completamente il sopravvento mentre il controllo volontario, la percezione, la cognizione e la comunicazione iniziano a svilupparsi, e si sviluppano tra i 0 e i 12 mesi.
Ancora una volta, vogliamo fornire le informazioni corrette dall'inizio ovvero a partire da quando il bambino nasce. Spero che l'articolo di oggi ti abbia aiutato a comprendere il ruolo fondamentale dell'adulto in questo processo. Cosa fa quando arriva il bambino? Che tipo di abitudini coltiva? Quando lo cambia? Quando offre il vasino? Come possono essere i segnali? Di che tipo di strumenti ha bisogno? Percepisci quanto il genitore che agisce nei modi che abbiamo descritto oggi sia un genitore collaborativo, e quanto la sua assistenza sia importante? Lo è decisamente, incluso quando introduce le mutandine da apprendimento in cotone e il vasino, eccetera. In particolare sento che il punto undici dell’articolo di oggi sia quello più prezioso. È davvero essenziale riconoscere i bisogni che i nostri bambini comunicano e rispondere in modo appropriato nel momento giusto, che non significa in modo perfetto perché non possiamo e non vogliamo essere perfetti, ma possiamo e vogliamo fare del nostro meglio con le risorse che abbiamo per rispondere nel momento giusto e in modo ripetuto e in questo modo assistere il loro processo di apprendimento. Vogliamo fornire le informazioni corrette sin dall'inizio e auspicabilmente, l'articolo di oggi ti ha mostrato cosa puoi fare, come adulto, rispetto ai bisogni di eliminazione del tuo bambino, per aiutare in questo processo.
Il prossimo sarà il terzo dei quattro articoli di questa serie. Discuteremo il processo di apprendimento correttivo all’uso del vasino in età più avanzata da un punto di vista Montessori. Lei lo chiama apprendimento correttivo perché va a recuperare ciò che non c’è stato prima, e riguarda i bambini dai due anni in su. Ne parleremo la prossima settimana, dopodiché nell’ultimo articolo parleremo di come puoi preparare l'ambiente per aiutare il tuo bambino a sviluppare la sua indipendenza nell’uso del bagno. Ti ricordo che trovi qui sopra il link per leggere l’articolo completo di Merry, quello per richiedere la Guida Essenziale per iniziare a praticare EC, e infine, se desideri conoscere in modo approfondito e sei pronta ad immergerti nella pratica di EC, puoi acquistare e leggere direttamente il mio libro. È decisamente in linea con ciò che Merry condivide qui, e che abbiamo imparato finora dal suo articolo, nelle prossime due settimane impareremo ancora di più.
Ti lascio con un paio di consigli. Brianna, una delle nostre lettrici, racconta: "Il miglior consiglio che ho è di mantenere una pratica rilassata. A quasi sei mesi, a volte i segnali sono ancora piuttosto sottili, quindi io e il papà facciamo un gioco per capire quale segnale abbiamo perso. Di solito è più evidente di quanto pensassimo e questa attitudine ci impedisce di apprendere senza prendere le cose troppo sul serio". E condivide una foto di suo figlio di cinque mesi, che usa felicemente il secchiello del gelato che hanno proposto come vasino.
E poi abbiamo Judith di Monaco, in Germania. Ha un consiglio molto semplice: di nuovo, essere rilassati. "Una serie di occasioni mancate non significa che sei una cattiva mamma o papà". E apprezzo molto che lei ci ricordi questa fantastica perla di saggezza.
Siamo giunti alla fine di questo articolo, vi aspetto al prossimo appuntamento per continuare la nostra discussione sulla pratica di EC in riferimento al pensiero Montessori. Fino ad allora, buona pratica di EC con i vostri bambini.